La storia di Leda e il cigno
La storia di
Leda e il Cigno è narrata nelle Metamorfosi d'Ovidio e fa parte delle leggende mitologiche greche.
Si pensa anche che per probabile assonanza dei nomi, Leda fosse la dea Leto (Latona), che generò Apollo ed Artemide a Delo.
Mito molto in voga nel mondo artistico del rinascimento per il fatto che a quei tempi sarebbe stato assolutamente impossibile raffigurare l’atto sessuale tra un uomo e una donna, mentre era possibile alludere ad esso attraverso l’escamotage della letteratura e del mito, del quale solo alcune persone conoscevano il senso.
Leda, giovane e bella figlia di Testio, re dell'Etolia, era andata in sposa al re di Sparta Tindaro.
La regina era presso le acque del fiume Eurota, nella Laconia, quando uno splendido cigno si rifugiò accanto a lei per proteggersi dagli attacchi di un'aquila.
Questo cigno era
Giove, il padre degli dei, un maestro di travestimenti e metamorfosi quando meditava di sedurre le donne di cui si invaghiva.
Dalla strana unione nacquero dei gemelli, i Dioscuri (figli di Giove), per alcuni erano due copie di gemelli usciti da due grandi uova: Castore e Polluce, Elena di Troia e Clitennestra, regina di Micene.
La storia di Leda ha stimolato la fantasia erotica di molti pittori e scultori, da Leonardo da Vinci a Salvador Dalì, con rappresentazioni talvolta decisamente molto audaci.
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Nelle sculture di qualche secolo prima di Cristo, Leda è raffigurata seduta mentre con il mantello protegge il cigno da un'aquila minacciosa (Leda di Timotheos), ma esistono altri lavori altrettanto antichi che raffigurano Leda stessa sotto il cigno che le avvicina il becco alle labbra per baciarla, oppure mentre il cigno, l'abbraccia in un gesto teneramente umano.
Fra le leggende più antiche c'era quella che rappresenta Leda come "colei che trova l'uovo dal colore del giacinto azzurro che Nemesis (figlia di Zeus e Nyx -Notte- dea della giustizia divina e della vendetta) trasformatasi a sua volta in un'oca selvatica, aveva deposto dopo essersi unita al cigno Zeus".
Dopo averlo nascosto sotto la cenere ancora tiepida di un sacrificio, Leda avrebbe assistito alla nascita della sola Elena.
Nei secoli a noi più vicini la leggenda di Leda e il cigno è stata manipolata dai cristiani che volevano vedere in Leda l'immagine della purezza. Scrittori medievali dal XIII secolo in poi misero in essere un processo che permise l'assimilazione e l'adozione del mito da parte della teologia cristiana.
Attraverso la letteratura e le trascrizioni addomesticate dei testi di Ovidio, il cigno divenne simbolo dello Spirito Santo che con la sua candida purezza scendeva su Maria, immagine molto gradita dai Copti d'Egitto che amavano inciderla sui loro anelli.
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