Museo Guggenheim di Bilbao
La storia del museo
Il
Guggenheim Museum di Bilbao, inaugurato nel 1997, è stato costruito sul luogo di un
vecchio terreno industriale e fa parte di un piano di rivalutazione
urbanistica della città, iniziato nel 1989, che include un
Palazzo dei
Congressi, un
Aeroporto Internazionale, un piano di
sistemazione delle
rive del Nervion e una nuova
metropolitana.
Considerato un capolavoro dell’architettura del’900 è un po' il fiore
all’occhiello del grande piano di ristrutturazione urbana per rilanciare
un’area della Spagna gravemente depressa.
Dal punto di vista economico, in Guggenheim ha contribuito in maniera decisiva, al rilancio della città come meta turistica e centro culturale.
Disposizione del Museo
Il Museo, progettato dall’architetto americano
Frank Owen Gehry, occupa
complessivamente 24.000 mq., di cui 10.600 sono spazi strettamente
espositivi.
La struttura dell'edificio che si sviluppa su tre livelli, più un
quarto riservato ai sistemi di condizionamento, è composto da
una serie di volumi interconnessi in modo spettacolare.
Da contenitore di opere d'arte ed opera d'arte essa stessa, questa
scultura a cielo aperto si riflette sulle acque del fiume Nerviòn e
su quelle di un laghetto artificiale situato ai suoi piedi ad un
livello leggermente più alto di quello del fiume.
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L'esterno del museo Guggenheim
Un
laghetto artificiale
circonda parzialmente il museo e fa parte anch'esso dello spazio
espositivo dato che contiene l'originale opera di Yves Klein
"Fontana di fuoco e Nebbia"
Infatti, a pelo dell'acqua, il marchingegno di Klein sputa
fantasmagoriche fiamme colorate miste a spruzzi d'acqua.
Una rampa collega la passeggiata sul fiume con una torre dalla forma
irregolare, che permette di raggiungere il
Ponte de La Salve
attraverso una scala interna o di entrare nel Museo.
Il tutto, rampa, torre e ponte risultano perfettamente integrati all'intero organismo architettonico.
La disposizione delle opere
Il cuore del Museo è lo spettacolare atrio di 650 mq. e di 50 mt. di altezza, illuminato sia
dalla luce naturale che penetra lateralmente dalle grandi vetrate
che danno sul fiume, che quella che piove dalla vetrata che
costituisce la copertura del punto più alto dell'edificio.
Caotico soltanto all’apparenza, l’edificio del
Guggenheim Museo a Bilbao è dotato di un’estrema funzionalità, la costruzione ruota
attorno all'atrio monumentale, coronato da una cupola di metallo,
che si spalanca sul fiume con grandi vetrate.
Gli spazi in pietra dalla forma regolare, ospitano Nove Gallerie espositive,
mentre gli spazi dalla forma irregolare, realizzati in titanio, ospitano altre dieci Gallerie.
El pez (il pesce e le 19 gallerie
Una grande sala lunga 170 metri e larga 25, chiamata "il pesce", completamente senza colonne portanti, si
spinge sotto il
Ponte della Salve (che si collega alla città), è
dedicata alle opere di grande
formato ed ospita le mostre temporanee.
Intorno all'atrio si snoda il percorso espositivo su tre livelli che
a molti ricordano il percorso a spirale del
Guggenheim di New York.
Le 19 Gallerie, che si raccordano al grande atrio d'ingresso grazie
ad un sistema di passerelle sospese curvilinee, ascensori di vetro e
torri di scale, sono destinate ad ospitare a rotazione le collezioni
della Solomon R. Guggenheim Foundation, che riguardano l'arte
europea e americana del '900, e ad ospitare la
Collezione Permanente del museo.
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Le Esposizioni del Guggenheim
Il museo, oltre le opere della fondazione Guggenheim e la propria Collezione Permanente, integrata con opere di grandi artisti della seconda metà del XX secolo, contiene alcuni percorsi espositivi dedicati ad
Artisti Baschi e
Spagnoli contemporanei.
Tra le importanti opere esposte, sono presenti lavori di
Mark Rothko, Robert Rauschenberg, Richard Serra,
Jean Michel Basquiat, Jenny Holzer e Christian Boltanski.
Le nuove acquisizioni del Guggenheim Bilbao
Le acquisizioni del museo che ha aperto i battenti nel 1997, sono capolavori di grandi artisti del dopoguerra.
Si tratta di opere acquistate con fondi messi a disposizione dall'Amministrazione dei Paesi Baschi: Willem de Kooning (Untitled del 1952 e Villa Borghese del 1960), Robert Motherwell (Phoenician Red Studio, 1977), Mark Rothko (Untitled, 1952), Clyfford Still (Untitled, 1964), Jim Dine (Three Red Spanish Venuses, 1997), Yves Klein (La Grande Anthropométrie bleue, 1960).
Di epoca più recente sono le opere Robert Morris, Donald Judd, Carl Andre, Sigmar Polke (Kathreiners Morgenlatte, Christian Boltanski (Humans, 1994), Gilbert and George, Richard Long, Jannis Kounellis, Mario Merz, Julian Schnabel (Espaà±a, 1986), Jean-Michel Basquiat.
Anselm Kiefer al Guggenheim di Bilbao
Il monumentale, Sonnenschiff (La Nave Sun, 1984-1995), dell'artista
Neo-Espressionista Anselm Kiefer una scultura in scultura in cemento, terra, ferro, piombo e girasoli raffigura la distruzione da parte dei bombardamenti aerei nella campagna tedesca.
Il motivo dei campi coltivati si ripete in tutta l'opera di Kiefer, la verde campagna sfregiata e coperta di cenere, altrettanto tipico dei dipinti di Kiefer, si riferisce alla devastazione causata dai bombardamenti aerei durante la seconda guerra mondiale.
I girasoli però sembrano suggerire la speranza per una rinascita.
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